EUGENIO BARBA
Eugenio Barba, 1936, cresce a Gallipoli e frequenta il liceo
classico al collegio militare della Nunziatella, a Napoli. Nel
1954, emigra in Norvegia dove lavora a Oslo come lattoniere e
saldatore e, per due anni, come marinaio su un cargo norvegese. Si
diploma all'Università di Oslo in letteratura francese e norvegese
e storia delle religioni, continuando il proprio lavoro d'operaio.
Nel 1960 vive sei mese in un kibbutz in Israele.
Ottiene una borsa di studio per la Scuola Teatrale di Varsavia,
corso di regia. La abbandona nel gennaio 1961 per lavorare con un
piccolo teatro sperimentale nella cittadina di Opole, diretto dal
giovane e sconosciuto regista Jerzy Grotowski e dal noto critico
Ludwik Flaszen. Vi resta fino all'aprile del 1964, alternando il
lavoro d'aiuto regista con viaggi in Europa - per diffondere le
notizie sull'attività di Grotowski- e un soggiorno nel sud
dell'India di sei mesi per studiare il Kathakali.
Nell'ottobre del 1964 fonda a Oslo l'Odin Teatret. Due anni
dopo, con il suo teatro emigra in Danimarca, nella piccola città di
Holstebro. In più dii cinquant'anni di attività, l'Odin Teatret ed
Eugenio Barba sono divenuti una leggenda del teatro contemporaneo:
un pugno di persone che si sono guadagnate l'influenza di
un'indipendente tradizione teatrale. Inventano un proprio modo di
trasmettere le esperienze sia in pratica (con un'intensa attività
di seminari e stage), che pubblicando libri e documenti filmati,
contribuendo così in maniera innovativa alla crescita della
"scienza del teatro". Nel 1979, Eugenio Barba fonda l'ISTA,
International School of Theatre Anthropology, un centro itinerante
di studi comparativi sui principi della tecnica dell'attore e ha
dato il nome di Antropologia Teatrale a questo campo di
studi. Nel 2002 da vita al Centre for Theatre Laboratory
Studies in collaborazione con l'Università di Aarhus.
Al cuore di questa imponente attività d'autonoma politica
culturale, a darle il senso e il valore d'una conquistata
differenza, vi è l'incandescenza degli spettacoli - 76 fino al 2014
- che Eugenio Barba ha creato con il suo piccolo gruppo di attori e
con l'ensemble interculturale Theatrum Mundi.
Barba è nel consiglio di redazione di numerose riviste
internazionali, tra cui "TDR - The Drama Review", "Performance
Research", "New Theatre Quarterly" e "Teatro e Storia". Fra le sue
molte pubblicazioni italiane: Il Brecht dell'Odin (Milano
1981), La canoa di carta. Trattato di antropologia
teatrale (Bologna 1993) Teatro. Solitudine, mestiere,
rivolta (Milano 1996), La terra di ceneri e diamanti. Il
mio apprendistato in Polonia (Milano 2004), Bruciare la
casa: origini di un regista (2009), La conquista della
differenza (Roma 2012) e, in collaborazione con Nicola
Savarese, L'arte segreta dell'attore (Bari 2011).
Barba ha ricevuto numerosi premi internazionali e la sua ricerca
nel campo dell'Antropologia Teatrale è stata riconosciuta con
dottorati onorari dalle università di Aarhus, Ayacucho, Bologna,
Havana, Varsavia, Plymouth, Hong Kong, Buenos Aires, Tallinn,
Cluj-Napoca, Edinburgo e Shanghai. Ha anche ricevuto la
"Reconnaissance de mérite scientifique" dell'Università di
Montreal, il Premio Sonning dell'Università di Copenhagen e il
Premio Thalia dell' International Association of Theatre
Critics (IATC). La Danimarca gli ha concessso tutti i più
alti riconoscimenti. Ha ricevuto il Premio dell'Accademia
Danese nel 1976. È stato insignito nel 2000 della Croce di
Cavaliere dalla Regina di Danimarca. L'associazione dei registi
danesi gli ha dato nel 2013 il premio alla carriera. Lo stato
danese gli ha concesso un vitalizio per meriti artistici verso la
nazione.
Fra gli artisti che hanno profondamente segnato la storia del
teatro del secondo Novecento, Eugenio Barba è il solo ad avere
lavorato in maniera innovativa in tutti i campi della cultura
teatrale: la creazione artistica; la riflessione teorica; la
trasmissione delle tecniche e del sapere professionale; il lavoro
sulla memoria storica; la ricerca scientifica; l'uso del teatro nel
contesto sociale, come strumento transculturale per l'attivazione
di relazioni fra gruppi sociali ed etnie diverse.
Holstebro, 2014